Ok stamattina ultima doccia decente e poi abbiamo mollato gli ormeggi, una bella botta sulla poppa contro il molo tanto per cominciare bene l’avventura e via, partiamo. Il motore in questi giorni ancora non era in splendida forma, partiva a singhiozzi, però partiva cosi visto che tutto sembrava risolto, abbiamo deciso di partire. La tensione da principiante era alta, io al timone e lei, Shibumi, che di retro andava dove cavolo voleva lei…Ste che mi urlava vai di qui, gira di li e lei che come un cavallo imbizzarrito si girava senza un senso, senso una direzione. Una serie di imprecazioni sono uscite dalla mia bocca, poi il panico, poi arriva Ste, poi si litiga, poi mi rendo conto di quanto cazzo sia grande sta barca, è un po’ come passare dal una 500 a un Tir con rimorchio, devo un attimo prendere la mano. Lascio il timone al capitano e anche li realizza che la piccola va domata. Prima tappa Meganisi, di fronte ad un ristorantino niente male. Una cena con un dentice che pesava come Iago, vino bianco fresco, brezza della sera e in un lampo era come se tutto il mese prima si fosse annullato…erano iniziate le vacanze!
Dentro le cabine erano ancora tutte sotto sopra, ma finalmente eravamo cullati dal mare e le ansie piano piano di erano dissolte. La poesia termina subito il giorno seguente. Romantica colazione al sorgere del sole, caffè, pane tostato, mamellata, brezzolina….poi ci infiliamo il costume e si parte. No, non si parte, perchè il motore non parte. Di nuovo un tuffo nella desolazione, perchè? perchèèèèè????? Per fortuna siamo ancora in zona cantiere e così il nostro uomo ci raggiunge e con Ste riescono a farlo ripartire, peccato che per tutta l’estate ogni volta che dovevamo accendere il motore, Stefano doveva scendere in sala macchine e con un bella chiave inglese far partire il marchingegno.
La nostra discesa verso sud era iniziata, anche se quest’anno i giorni in mare sarebbero stati molti di meno, eravamo comunque felici e contenti perchè questa esperienza ci ha resi più forti sotto tutti i punti di vista, sia per noi adulti che per i marmocchi. Finalmente eravamo sulla nostra barca, in questi 40 giorni l’abbiamo scrutata,scoperta e conosciuta, l’abbiamo messa a punto (molto approssimativamente), e abbiamo cercato di sistemarla al meglio per questo primo step di refitting , ci aspetta ancora molto lavoro da fare, ma la cosa fondamentale era far partire il motore dei nostri sogni!!!
L’estate è stata un susseguirsi di baie incantate, cene in spiaggia, albe e tramonti ma soprattutto un sacco di amici con cui condividere le nostre giornate!