5 luglio, ore 6:45, anniversario di matrimonio, 11 anni, con un occhio aperto e uno chiuso sento la bici che se ne va, Ste non è in camper, mi illudo che sia andato a prendere le brioches, un caffè frappè , niente torna a mani vuote: era andato a recuperare la Pepper con i suoi ormoni. Mi alzo e preparo il caffè, un bacio veloce e alle 7 siamo già a lavorare….il programma della giornata prevedeva ancora una lunga lista di cose da fare, la prima: armare il fiocco, il mezzo mancamento però non era contemplato. Fa un caldo pazzesco, si suda a stare fermi, figuriamoci ad issare una vela enorme come il fiocco. Sta di fatto che dopo 20 Min di prendi, tira molla, vai a prendere la pinza, cerca un grillo, lega la scotta, ho iniziato a vedere tutto bianco e così mi sono sdraiata per non rischiare di avere capogiri e finire di sotto, cioè fare un volo di 5 mt. Mi sdraio con le gambe per aria per riprendermi, dopo 15 minuti mi sento meglio a vado a farmi un caffè e pane e Nutella. In questi giorni la mia pressione non supera i 58/85 sono a terra. Dopo la pausa food torno attiva e scattante, mi trasformo in super formichina e sistemo tutta la barca fuori, butto una miriade di cose inutili lanciandole a mo’ di giavellotto nel piazzale del cantiere, pulisco, avvito, smonto, rimonto…e quando le energie tornano ad esaurirsi a Stefano viene la brillante idea di mollare i bambini in camper davanti a un bel film e noi due di uscire a cena soli soletti. Detto fatto.
Nina ha messo in scena una commedia senza precedenti perché voleva venire anche lei, ma alla fine la meglio l’abbiamo avuta noi. Così li farciamo di ravioli, pop corn e computer e mano nella mano ce ne andiamo da Panos a goderci la nostra cenetta.